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Bellezza

Le donne si tagliano i capelli quando si lasciano. Ecco perché

È forse nei capelli che si racchiude l’anima di una donna? In molte tengono ad avere una folta chioma; chi dai tratti ricci e ribelli e chi decisamente più ordinati e dalla classica piega liscia. I capelli, soprattutto se lunghi e curati, sono un vero e proprio biglietto da visita. Ma perché le donne quando arrivano al termine di una relazione amorosa li tagliano? Scopriamolo insieme!

Ecco perché le donne si tagliano i capelli quando si lasciano

Ogni donna ama giocare con le proprie acconciature, con i colori e le sfumature e perché no, anche con i tagli. Ciò che ci accomuna quasi tutte è la necessità di sentirsi nuove alla fine di una relazione; che sia stata tu a lasciare o che tu abbia lasciato non importa: essere diverse è la chiave! Un taglio di capelli nuovo ci permette di immaginarci diverse e già proiettate verso una nuova vita, fatta di nuove sfide e nuove conquiste; spesso la decisione è presa d’impulso, ma non ci si pente quasi mai.

Questa pratica tutta femminile è diventate virale anche sui social ed è comparso l’hashtag #breakuphair, letteralmente capelli da rottura. Nei mille e più post compaiono drastici prima e dopo, capelli lunghissimi portati ad una lunghezza quasi da militare o teste more, ossigenate in una seduta di diverse ore presso il parrucchiere di fiducia. Ma qual è il reale motivo di questa rivoluzione? Ce lo spiega Renee Engeln, professoressa di psicologia nonché autrice del libro Beauty Sick: How the Cultural Obsession with Appearance Hurts Girls and Women. 

“Cambiare taglio o colore di capelli come simbolo di svolta è, in parte, un simbolo di quanto l’apparenza conti nel determinare chi siamo e chi vogliamo diventare. Specie se donne, fare un cambiamento radicale può essere un modo per comunicare qualcosa in modo immediato, è un po’ come dire ‘sto mettendo in discussione ogni parte della mia vita, e voglio iniziare dal mio aspetto”

Il breakup haircut è però soprattutto un fenomeno culturale, rappresentato per lo più nel cinema o narrato nelle canzoni pop delle icone del momento. La prima rappresentazione sul grande schermo risale al 1961, nel film Il Cowboy col velo da sposa. Spesso nei videoclip musicali la scena del taglio estremo dopo un brusco litigio o una rottura è quasi di prassi in ogni canzone d’amore e praticamente sempre la pratica è svolta dalla stessa ragazza ferita che in un impeto di rabbia e disperazione afferra le forbici più vicine ed inizia a tagliare i suoi capelli in maniera del tutto casuale.

La filosofa Vivian Diller ci spiega cosa succede dopo una rottura

Vivian Diller, filosofa americana, ha addirittura incentrato una parte dei suoi studi e delle sue riflessioni proprio sul tema del breakup haircut. Secondo la Diller rappresenterebbe un vero e proprio segnale di controllo, una rinascita, la dimostrazione che ogni donna può fare ciò che vuole anche in un momento di fragilità. Un taglio di capelli, quindi, mostra agli altri, ma soprattutto a noi stesse che stiamo avendo una reazione attiva nonostante l’umore non sia dei migliori.  Il taglio post-rottura è uguale per tutti e non propende verso nessuna classe sociale in particolare: dalle persone più comuni a quelle dello star system il breakup haircut è una necessità sempre più importante. 

I nostri capelli dicono chi siamo e cosa proviamo, già nell’antichità, infatti, ci dice Vivian Diller, le persone usavano tagliare i capelli a zero in seguito ad un lutto per mostrare il capo in segno di rispetto e di dolore nei confronti del defunto. A questo punto di vista se ne aggiunge un altro molto interessante.

Lea T, testimonial Pantene per la campagna Oh My Gold, ha espresso la sua opinione in merito:

“Per popolazioni indigene dell’Amazzonia i capelli rappresentano la memoria, la forza e la saggezza. Ma anche un monito dei nostri errori e delle nostre esperienze passate, siano queste positive o  negative.” 

A questo proposito ci viene da chiedere: siamo sicure allora di volerne fare a meno?

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