Questo sito contribuisce alla audience di
Vai al contenuto

Guide

Menopausa e caduta di capelli: le strategie per rallentarla

Gli ormoni fanno cambiare il nostro corpo continuamente; nel periodo dello sviluppo fino alla menopausa rappresentano per ogni donna un punto fermo nella sua vita. La copiosa caduta di capelli può avvenire in diverse fasce d’età e spesso, oltre che da un’irregolare alimentazione, può essere determinata proprio dagli sbalzi ormonali. Le giovani donne infatti spesso soffrono di ovaio policistico – un malfunzionamento delle ovaie che porta, tra gli altri sintomi, alla caduta dei capelli. Ma questo problema può presentarsi anche in età adulta, specialmente in menopausa e riguarda una donna su tre. Ecco allora una guida su cosa mangiare, quali integratori e prebiotici da usare per contrastarla.

La caduta dei capelli ci fa preoccupare?

In media perdiamo dai 30 ai 100 capelli al giorno. Non è la caduta di per sé a dover destare preoccupazione, bensì se vengano o meno sostituiti da nuovi capelli vergini. Se anche perdessimo solamente 3 capelli al giorno e questi non venissero sostituiti, noteremmo comunque un diradamento nella parte interessata.

Affinché sia possibile rendersi conto se i nostri capelli sono in continua rigenerazione, dovremmo pensare di contattare un dermatologo tricologico che grazie all’uso di tre strumenti può determinare se e in quanto i nostri capelli ricrescono. Gli attrezzi in questione sono: il tricogramma – che analizza la struttura del bulbo – la tricoscopia – che osserva il cuoio capelluto attraverso il dermatoscopio e il pull test – che valuta il numero di capelli rimasti tra le dita e le condizioni in cui sono nel momento in cui si staccano dal bulbo.

Ma perché i nostri capelli cadono?

A questa domanda lasciamo rispondere il Professor Franco Buttafarro, chirurgo plastico, dermatologo e tricologo:

«Chiariamo subito un concetto importante: il capello non è vivo ma è il prodotto di una cellula viva. Il capello è fatto di cheratina, una proteina senza nucleo, esattamente come le unghie, difatti quando si tagliano capelli e unghie non si avverte dolore e non c’è sanguinamento. Il tessuto vivente del capello è il bulbo pilifero che, a sua volta, dipende da un altro tessuto vivente che è il cuoio capelluto. Il bulbo nasce, cresce e produce centinaia di capelli (in media nell’uomo uno ogni due anni e mezzo, nella donna uno ogni quattro/cinque anni) in un terreno di coltura che è il cuoio capelluto. Se il capello diventa più sottile e fragile, se ha delle alterazioni, se non cresce più, bisogna ricercare la causa nello stato di salute del bulbo e/o del cuoio capelluto».

Cosa accade ai capelli durante la menopausa?

Buttafarro dice: «Con la menopausa all’organismo femminile vengono a mancare alcuni ormoni, in particolare gli estrogeni, che rivestono un ruolo importante sul metabolismo dell’organismo e anche sul benessere dei tessuti, compresi i bulbi dei capelli, che possono risentire di questa carenza.  Dai 50 anni in poi, il ciclo di vita del capello rallenta e i capelli diventano più fragili e sottili, potrebbero apparire meno luminosi, perdere il colore e diventare più secchi. Non è un caso, infatti, che le donne che hanno superato i 50 anni possano soffrire di alopecia androgenica femminile».

Rimedi anti-caduta in menopausa

Come abbiamo accennato all’inizio, fra i rimedi anti-caduta dei capelli c’è sicuramente un’alimentazione corretta; composta da cibi nutrienti e indispensabili per la salute del bulbo pilifero e del cuoio capelluto tutto. Oltre a questo, l’uso di alcuni integratori naturali può aiutare a contrastare la caduta. In accordo con un ginecologo si può anche propendere per una terapia ormonale sostitutiva o trattamenti medico/estetici.

Caduta dei capelli, come fronteggiarla con la giusta alimentazione!

Cosa fare in caso di alopecia

La caduta dei capelli abbiamo detto che è determinata dagli ormoni; in menopausa accade che la produzione di estrogeni si riduca sensibilmente e aumenti invece quella di androgeni, gli ormoni maschili. Questo sbilanciamento può dar vita ad un’alopecia androgenetica femminile. Per trattare questa patologia, il vostro dermatologo tricologo potrebbe suggerirvi dei trattamenti specifici anti-caduta o – nei casi più gravi – un trapianto.

Perdi i capelli? Ecco perché!

Cookie Policy Privacy Policy

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure