Lucio Corsi si sta affermando come la grande rivelazione musicale del 2025. Dopo aver conquistato il pubblico del Festival di Sanremo con il brano Volevo essere un duro, classificandosi sorprendentemente al secondo posto, la sua ascesa non ha conosciuto battute d’arresto. La sua partecipazione all’Eurovision Song Contest, subentrando a Olly – vincitore del Festival ma rinunciatario dell’opportunità europea – lo ha proiettato su una scena internazionale, portandolo a calcare il palco di Basilea con tutta la sua energia visionaria e la sua estetica inconfondibile.
Durante la sua prima esibizione sul suolo svizzero, Lucio non ha tradito le aspettative e si è presentato con la sua ormai iconica giacca gialla dalle spalline esagerate e il volto dipinto da un cerone bianco che ne ha fatto un simbolo teatrale vivente. Il trucco, che da Sanremo in poi è diventato parte integrante del suo personaggio scenico, non è solo un vezzo estetico, ma un elemento espressivo che affonda le radici nel mondo del teatro e del circo. Con la bocca disegnata da un rossetto rosso acceso e un finto neo che richiama la maschera del Pierrot, Lucio riesce a trasmettere un ventaglio di emozioni che trascende il linguaggio verbale. Quel volto candido e malinconico gli consente di raccontare, anche in silenzio, stati d’animo che arrivano fino all’ultima fila.
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Lucio Corsi all’Eurovision, com’è struccato
Eppure, dietro il volto truccato e i look audaci, c’è un Lucio Corsi più semplice e autentico, che pochi conoscono. A mostrarlo al pubblico, con una certa complicità ironica, sono stati i due conduttori dell’edizione italiana dell’Eurovision, Gabriele Corsi e BigMama, che lo hanno “pizzicato” nel backstage a poche ore dall’inizio dello show. I due si sono immortalati accanto a un Lucio ancora al naturale, senza make-up, in un raro momento in cui la trasformazione scenica non era ancora iniziata. Lo scatto ha rapidamente fatto il giro dei social, alimentando la curiosità di fan e osservatori.
Senza cerone, Lucio appare quasi irriconoscibile, pur mantenendo la sua aria eccentrica e uno stile personale che non passa inosservato nemmeno fuori dai riflettori. È proprio questo contrasto, tra il personaggio sul palco e l’uomo dietro le quinte, che affascina il pubblico. In molti si sono chiesti se un giorno deciderà di esibirsi nella sua versione più essenziale, senza maschere e senza trucco, lasciando parlare solo la voce e la musica.
Per ora, però, Lucio Corsi continua a mantenere viva la magia che lo distingue: quella di un artista che si muove tra le quinte e il proscenio con la leggerezza di un clown e la profondità di un poeta. Ma il mistero del suo volto senza trucco, ormai svelato, non ha fatto altro che accrescere il fascino di un talento destinato a lasciare un’impronta duratura.
