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Celebrities

Tv e spettacolo in lutto, l’annuncio del marito e la causa della morte

La notizia della morte di una delle più celebrate interpreti del teatro statunitense ha scosso profondamente il mondo dello spettacolo, lasciando un senso di smarrimento tra colleghi, critici e spettatori. La sua figura, da decenni punto fermo delle scene americane, aveva saputo conquistare un posto speciale grazie a un talento capace di trasformare ogni ruolo in un ritratto vivido, complesso, spesso sorprendente. Era nota per la capacità di ribaltare la percezione di personaggi apparentemente ordinari, restituendoli al pubblico come figure dense di vita e di emozioni, pennellate con una precisione rara.

La conferma del decesso è arrivata nelle scorse ore dalla famiglia, che ha scelto parole misurate per raccontare gli ultimi mesi dell’artista. Una lunga malattia, affrontata con determinazione e discrezione, aveva segnato profondamente il suo quotidiano. Il marito, sceneggiatore e compagno di una vita, ha spiegato alla stampa americana come alle difficoltà della cura si fossero aggiunte complicazioni dovute a una severa reazione ai farmaci, un percorso duro che lei aveva comunque vissuto proteggendo la sua privacy, lontana da qualsiasi esposizione pubblica.

Spettacolo in lutto, addio alla grande attrice

Negli Stati Uniti, il suo nome risuonava da anni come quello di una colonna del palcoscenico moderno. La critica l’aveva spesso definita una voce autorevole e inconfondibile, capace di scelte interpretative che si distaccavano con eleganza dalle letture tradizionali. Molti autori, in più occasioni, avevano dichiarato di aver visto nei suoi lavori una lucidità e una sensibilità tali da illuminare sfumature che neppure loro avevano immaginato durante la scrittura dei testi.

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Addio a Elizabeth Franz. Il ruolo che più di tutti l’aveva consacrata come una fuoriclasse della recitazione era stato quello della moglie del protagonista nel riallestimento del 1999 di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller. Quella produzione, voluta per celebrare i cinquant’anni del capolavoro, era nata al Goodman Theatre di Chicago per poi approdare trionfalmente a Broadway e a Los Angeles. Al fianco di Brian Dennehy, la Franz aveva dato vita a una Linda Loman intensa, complessa, profondamente umana. Miller stesso, stupito e ammirato, aveva dichiarato al New York Times: “Ha messo in luce una forza protettiva profonda, che diventa quasi collera, una qualità che in altre interpretazioni si era sempre affievolita”. Per quella interpretazione aveva ricevuto il Tony Award, entrando definitivamente nel gotha del teatro americano.

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Il legame con quel personaggio era proseguito anche l’anno successivo, quando l’attrice tornò a interpretare Linda Loman nell’adattamento televisivo trasmesso da Showtime nel 2000. Anche in quella occasione il suo lavoro venne riconosciuto con una candidatura agli Emmy, a conferma di quanto quel ruolo avesse segnato la sua carriera. Ma i suoi successi non si esaurivano certo lì: nel 1983 aveva ottenuto la sua prima nomination ai Tony per Brighton Beach Memoirs di Neil Simon, dove era la madre del personaggio interpretato da un giovanissimo Matthew Broderick, mentre una terza candidatura arrivò nel 2002 per Morning’s at Seven.

Il teatro era sempre rimasto la sua casa naturale. Aveva calcato alcune delle scene più prestigiose degli Stati Uniti, spaziando da The Cherry Orchard a The Cemetery Club, fino ad arrivare al suo ultimo spettacolo a Broadway nel 2010 con The Miracle Worker. Ogni ruolo, anche il più contenuto, diventava per lei un’occasione per esplorare la fragilità e la forza dell’essere umano, e chiunque l’avesse vista sul palco sapeva riconoscere quel tratto unico della sua sensibilità.

Parallelamente, la Fran⁠z aveva lasciato il segno anche in televisione e al cinema. I telespettatori la ricordano per le apparizioni in serie come Giudice Amy, Grey’s Anatomy, Roseanne e Homeland. I fan di Una mamma per amica la ricordano invece come Mia Bass, proprietaria dell’Independence Inn di Stars Hollow, ruolo interpretato in un episodio della seconda stagione prima che il personaggio venisse riassegnato anni dopo. Sul grande schermo aveva preso parte a film come Sabrina, School Ties, Un pesce nella vasca da bagno e Un Natale con i Krank, dimostrando una versatilità che andava ben oltre il palcoscenico. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo nel cuore del marito Christopher Pelham e del fratello Joe, ma anche nell’intero mondo dello spettacolo, che per decenni aveva trovato in lei un esempio di rigore, grazia e autentico talento. Elizabeth Franz è morta a 84 anni, dopo una vita spesa nel raccontare le emozioni degli altri, spesso illuminandole più di quanto gli stessi autori avessero immaginato. Con lei se ne va un pezzo importante della storia del teatro americano, ma le sue interpretazioni continueranno a parlare ancora a lungo.

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