Dal 16 al 18 settembre Windsor Castle è tornato a essere il cuore della diplomazia mondiale, con la visita di Stato di Donald e Melania Trump, la seconda della coppia presidenziale americana nel Regno Unito dopo quella del 2019. Questa volta, però, lo scenario è mutato: l’assenza della regina Elisabetta, i lutti e le malattie che hanno colpito la famiglia reale e un sentimento di freddezza crescente nei confronti dell’ex presidente hanno fatto da cornice a un appuntamento che ha avuto più di un significato politico. Re Carlo III, consapevole dell’impatto simbolico di un simile incontro, ha comunque scelto di ricevere Trump con tutti gli onori, allestendo cerimonie solenni per ribadire la solidità del legame angloamericano.
Donald Trump, tornato alla Casa Bianca con la vittoria elettorale del 2024, ha sempre espresso una sincera ammirazione per la monarchia britannica e non ha mai nascosto il fascino che la corona esercita su di lui. La trasferta londinese, dunque, è stata per il presidente un’occasione per rafforzare la propria immagine internazionale, ma anche per trasformare ogni momento in un evento mediatico. Al suo fianco, come da tradizione, Melania, che con la sua presenza ha catalizzato un’attenzione spesso superiore a quella rivolta allo stesso marito.

Melania Trump a Windsor: “Il significato del cappello”
L’attesa era tutta per la serata di gala del 17 settembre, quando la first lady e Kate Middleton, principessa del Galles, avrebbero condiviso i riflettori in un confronto di eleganza. Ma già dalle prime ore del soggiorno inglese Melania Trump ha saputo far parlare di sé con una scelta stilistica tanto curiosa quanto studiata: un cappello a falda larga, simile a un fedora, che le copriva parzialmente lo sguardo. Un accessorio non inedito, visto che lo aveva già indossato con grande impatto scenico il giorno dell’insediamento del marito a gennaio 2025.
Quel cappello ha alimentato speculazioni di ogni tipo. Alcuni osservatori hanno sottolineato come potesse rappresentare la volontà di Melania di schermarsi, di restare in secondo piano, in linea con la decisione di non risiedere stabilmente alla Casa Bianca e di ridurre drasticamente gli impegni pubblici rispetto al primo mandato. In un contesto cerimoniale come Windsor, la larga tesa sostituiva gli occhiali da sole, mantenendo però intatto un alone di mistero.

Altri, invece, hanno preferito leggere nell’accessorio un messaggio di sostegno al marito: il colore del cappello, infatti, era perfettamente coordinato alla cravatta di Donald Trump, quasi a comporre un gioco visivo di coppia. Non è un dettaglio trascurabile, considerando che per Melania la moda è sempre stata più di un abito: è un codice, un linguaggio in grado di trasmettere stati d’animo e prese di posizione. Già nella visita del 2019 ai reali aveva scelto un copricapo elegante, seppur meno imponente, a testimonianza di una continuità stilistica che non passa inosservata.

I social, inevitabilmente, si sono trasformati in una piazza di interpretazioni. C’è chi ha visto nel cappello il simbolo di una first lady riluttante, chi lo ha considerato un segnale di distacco dalla politica, e chi ancora un semplice vezzo di ex modella consapevole del potere delle immagini. Tra ipotesi e dietrologie, resta una certezza: ogni gesto della coppia Trump riesce ancora a calamitare l’attenzione mondiale, confermando come, tra cerimoniale e spettacolo, la linea di confine resti sottilissima.
La stylist delle celebrità Marian Kwei ha spiegato alla BBC cosa si nasconde dietro queste scelte. “Il cappello di Melania non è un caso” ha detto. E ancora: “Vuole che tutti gli occhi siano puntati su suo marito e sui suoi piani mentre è qui” ha aggiunto per poi passare alla scelta del colore. Il viola del cappello, infatti, è perfettamente abbinato al viola della cravatta del presidente, che stavolta ha rinunciato alla sua inconfondibile cravatta rossa. “È un segno di sostegno al programma del marito durante questa visita di Stato” ha concluso la stylist.