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Celebrities

“Ha rischiato grosso”. Sorpresa Kate Middleton: cosa ha indossato di proibito

Kate Middleton continua a confermare la sua presenza sempre più incisiva negli impegni istituzionali, con una serie di apparizioni pubbliche che sembrano costruire, passo dopo passo, la sua immagine futura di regina consorte. L’ultima occasione l’ha vista protagonista a Londra, in un contesto tanto prestigioso quanto inedito: la visita al V&A East Storehouse, nuovo centro culturale del Victoria & Albert Museum situato nella zona est della capitale britannica. Un appuntamento che ha unito cultura, eleganza e un pizzico di rischio.

L’evento è stato raccontato come uno dei momenti più significativi del suo calendario pubblico recente, analizzato anche dalla stampa inglese per il modo in cui la principessa ha interpretato il suo ruolo di madrina dell’istituzione. Kate Middleton ha sempre dimostrato una grande passione per l’arte, nata ai tempi degli studi universitari in Scozia presso la St. Andrews, e coltivata con impegno negli anni. Tuttavia, è stato un dettaglio di moda a rubare la scena durante la visita: un paio di décolleté navy di Prada – eleganti, sì, ma del tutto in contrasto con le indicazioni logistiche della struttura.

“È la tendenza del momento”. Kate Middleton torna in pubblico con il nuovo look

Kate Middleton contro il dress code: cosa ha indossato

Sul sito ufficiale del V&A East Storehouse è riportato con chiarezza che i visitatori dovrebbero indossare scarpe comode e basse, a causa della pavimentazione in griglia metallica. Ma la principessa del Galles ha deciso di anteporre lo stile alla praticità, sfoggiando un impeccabile tailleur Alexander McQueen e i famosi tacchi, incurante dell’avvertimento. Per oltre due ore, ha percorso i tre livelli del centro culturale, visitando archivi e collezioni tra ringhiere e passerelle instabili, con grande disinvoltura, pur dovendosi talvolta reggere per evitare di restare intrappolata nelle fessure del pavimento.

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Nonostante qualche equilibrio precario, Kate non ha perso né la grazia né il sorriso, mostrandosi visibilmente affascinata dalle opere presenti: dalla scenografica tela Balletti russi di Picasso alle sete firmate William Morris, passando per strumenti musicali antichi, abiti storici e pezzi iconici della cultura pop come la batteria di Keith Moon. Alcuni oggetti, come un paio di scarpe disegnate da Zaha Hadid o gli abiti della regina Elisabetta II, sono conservati nel centro con l’intento di renderli accessibili al pubblico, in un dialogo continuo tra storia, design e futuro.

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Ad accompagnare la principessa c’erano le più alte cariche del museo: il direttore Tristram Hunt, il vicedirettore Tim Reeve, la presidente Baronessa Shafik e il direttore del V&A East Gus Casely-Hayford. Un’accoglienza calorosa, arricchita dalle parole di stima rivolte a Kate: “Non c’è dubbio che sia una grande sostenitrice delle arti”, ha affermato Reeve, aggiungendo che “è chiaro che ama l’idea di ciò che stiamo cercando di fare qui, mostrando anche ciò che avviene dietro le quinte”. E sulla scelta discutibile delle scarpe, Hunt ha chiosato con una battuta: “È una professionista! Se l’è cavata benissimo!”.

L’intervento della principessa è stato riassunto dal suo portavoce in una frase emblematica: “L’impegno di Sua Altezza Reale oggi è incentrato sull’evidenziare l’importanza delle opportunità creative e celebrare il potere della creatività di portarci gioia”. Un messaggio che va ben oltre il look e che ribadisce il ruolo sempre più centrale di Kate nel panorama culturale e istituzionale britannico.

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