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La mostra dei capelli a Parigi: i motivi per andare a vederla immediatamente

Al Museo delle Arti Decorative di Parigi, una mostra dimostra brillantemente come l’uomo, attraverso i secoli, abbia lottato per limitare la sua pelosità, sinonimo di animalità. Con molta fantasia e creatività.

La mostra dei capelli a Parigi: i motivi per andare a vederla immediatamente

L’estremo coraggio che ci vuole alle donne iraniane per osare di uscire in strada con i capelli scoperti. La questione femminista che è diventata la non depilazione. L’eccitazione causata dall’alopecia di Edouard Philippe. Questi tre esempi attuali attestano l’impatto estetico, sociale e spesso politico dei capelli e della barba. Esiste da secoli, ce lo ricorda una mostra al Museo delle Arti Decorative che ne fornisce una sorprendente dimostrazione, intellettuale, artistica, pratica e giocosa allo stesso tempo. Dal Nuovo Testamento – la prima lettera di Paolo ai Corinzi, dove l’apostolo diventa arbitro dell’eleganza in materia di velo – alla contestazione per capelli, la decrittazione è organizzata su 1.200 mq e due piani, 677 oggetti a sostegno.

Una cosa è ovvia fin dall’inizio: i capelli da secoli veicolano qualcosa di sovversivo e, quindi, suscitano la volontà di dominarlo o addirittura di sradicarlo. Segno di vitalità ma anche, ovviamente di status.

La prima parte della mostra è francamente storica con lo studio dell’evoluzione dell’acconciatura femminile, indicatore sociale e marcatore di identità. Nel Medioevo l’uso del velo fu imposto alle donne fino al XV secolo, poi, a poco a poco, lo abbandonarono a favore di acconciature stravaganti costantemente rinnovate. Nel XVII secolo, l’acconciatura “urluberlu” (cara a Madame de Sévigné) e “à la Fontange” (dal nome dell’amante di Luigi XIV) erano dei veri e propri fenomeni di moda. Intorno al 1770, le acconciature alte chiamate “pouf” sono senza dubbio la più straordinaria delle mode per capelli occidentali. Nel 19° secolo, le acconciature femminili – ispirate all’antica Grecia o chiamate “à la giraffe”, en tortillon o “à la Pompadour” – erano altrettanto contorte. Qui dipinti e sculture mostrano questo fenomeno.

Unghie rosso ciliegia primavera 2023

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