Come tutti i personaggi famosi anche Belen finisce spesso nel mirino degli hater, ma le ultime foto social hanno scatenato una vera e propria bufera. Foto che apparentemente sono normalissime: l’argentina, bellissima come sempre e con un’inedita chioma corta, in posa per sponsorizzare gli abiti un noto marchio di abbigliamento.
Quel marchio è Shein, brand di fast fashion e dunque low cost cinese che nell’ultimo anno ha ottenuto un enorme successo. Conveniente, dunque, e anche al passo con le tendenze del momento. Stando agli ultimi dati di mercato, le vendite di Shein sono aumentate del 250% anno su anno fino a raggiungere la cifra di 10 miliardi di dollari.
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Belen nella bufera per il look: “Da te non ce lo aspettavamo”
Ma da un’inchiesta condotta da Channel 4, rete televisiva britannica, è emerso che i lavoratori di Shein producono circa 500 capi a testa ogni giorno per uno stipendio di 4mila yuan al mese, circa 550 euro. In poche parole l’indagine ha mostrato quanto l’azienda sfrutti i suoi dipendenti e per questo motivo i fan di Belen si sono scatenati nel vedere sponsorizzati quei capi da lei.
Critiche su critiche per lei sotto al post. Anzi, è scoppiata una vera e propria bufera: “Oltre che una bellissima donna ti reputo molto intelligente, non puoi sponsorizzare un’azienda che sfrutta”, “Non ci posso credere che sponsorizzi un marchio come Shein dove c’è sfruttamento al massimo livello delle persone e inquinamento a non finire! Una persona come te ha la fortuna di poter scegliere e dire no…”, si legge.
E ancora: “Chissà quanto ti hanno pagato… Ma avevi proprio bisogno di quei soldi? Di un’azienda che sfrutta i suoi lavoratori e usa materiale scadente”. Come se non bastasse, qualcuno ha anche accusato Belen di incoerenza, visto che con la sorella Cecilia ha creato una linea di costumi, Me Fui, e un’altra collezione più sportiva, Hinnominate: “Ogni tanto servirebbe un po’ di coerenza: da Hinnominate, dove in media per un capo si va dai 100 euro in su a Shein. La coerenza salverà il mondo…”. Per ora l’argentina non ha replicato alle tante critiche.