Tra le tendenze più in voga della stagione autunno/inverno 2024-2025, non possiamo fare a meno di menzionare le chunky highlights. Si tratta di meches doppie ciocche della chioma con cromie diverse e a contrasto è nata proprio alla fine degli anni ’90 inizio 2000. Questo contrasto cromatico sui capelli era netto e con strisce spesse, tanto che non era per nulla una rarità vedere delle capigliature castane con ciocche bionde.
Le caratteristche
Le chunky highlights sono ciocche schiarite decisamente spesse ed evidenti: se queste parole ti evocano la fine degli anni ’90 e l’inizio dei 2000. Su un castano da scuro a medio si punterà su ciocche più chiare caramello oppure tendenti al color champagne, su una base ramata ci si manterrà sui biondi molto caldi su un biondo scuro si darà luce quanto basta e infine un cenere verrà esaltato da tocchi chiari e chiarissimi. Un contrasto di colore che solitamente varia di uno o due toni rispetto al proprio colore di base, ma non di più.
A chi stanno bene
Le chunky highilights si adattano a ogni tipologia di capigliatura, liscia, riccia o mossa, e che si può realizzare su ogni lunghezza della stessa. Vengono fatti solitamente sulle ciocche frontali ma che nulla vieta di farlo anche sul resto della chioma, in modo più uniforme e pieno.Creare due ciocche laterali con colpi di luce o meches più chiare rispetto al resto della capigliatura ti permette di illuminare il viso senza modificare completamente il tuo colore.
Come mantenerle
Per avere delle Chunky highlights sempre brillanti è necessario: l’utilizzo di uno shampoo viola, per evitare che che si ingialliscano e perdano il loro colore e sfumature. Da non dimenticare l’utilizzo del termo protettore, in modo tale da proteggere la colorazione e la chioma.
Le celebrità
Anche questa volta sono state le celebrità ad anticipare le tendenze colore 2024-2025.
Da Rihanna, Keke Palmer, Dua Lipa, Kim Kardashian, Jennifer Lopez, Jennifer Aniston e tante altre. Se non volete passare inosservate, non potete fare a meno della chunky highlights.
