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Nail art

Dry manicure: cos’è e cosa serve per farla

Le unghie sono da sempre il bigliettino da visita di tutte le donne, e da qualche tempo a questa parte, anche degli uomini. Prendersi cura di esse in maniera costante, garantisce di ottenere un effetto sempre curato e ben definito. Ma non solo, grazie alle tecniche di manicure avanzate, attraverso l’applicazione di smalti gel, semi-permanenti o acrygel, oggi è possibile mantenere le unghie in ottima forma anche in tempi più lunghi, che variano da persona a persona, ma che solitamente oscillano tra le due e le quattro settimane. Recarsi dagli esperti del settore, come centri estetici, rientra ormai nella routine mensile di ognuno di noi, per far sì che la nostra immagine sia veramente impeccabile e che dunque, il nostro bigliettino da visita, sia bello e curato da vedere! Ma il mondo del beauty avanza sempre di più, facendo passi da gigante, e la scoperta della dry manicure ne è una vera testimonianza! Nota ai più come manicure a secco, o manicure russa, si tratta di un metodo alternativo che non richiede l’utilizzo di sostanze liquide per effettuare il trattamento. Di cosa si tratta precisamente? Scopriamolo meglio! 

 La dry manicure, o manicure a secco, evita i prodotti liquidi per un risultato super preciso!

Che cos’è la dry manicure?

Non impiega alcuna sostanza liquida, da quelle oleose a quelle acquose. Si svolge completamente a secco, attraverso l’utilizzo di strumenti professionali ben specifici come la fresa per limare le unghie, trattare le cuticole e definire la manicure. È bene sottolineare che la dry manicure richiede esperienza e professionalità: la fresa, per esempio, richiede estrema manualità per garantire un risultato perfetto. Tra le frese migliori, esiste quella diamantata, consigliata dagli esperti poiché capace di raggiungere anche le zone più delicate, senza rinunciare all’estrema precisione. 

Sebbene il maniluvio, effettuato con oli e creme idratanti, potrebbe apportare benefici alla pelle, la dry manicure rivoluziona il modo di prendersi cura delle mani, senza necessitare di altre sostanze, perché in realtà, l’acqua è il primo nemico dello smalto, e non solo, se non rimosse correttamente, le cuticole tendono ad ancorarsi sulla superficie delle unghie ostacolando, così, l’applicazione di gel o simili smalti. 

Ovviamente, la dry manicure va eseguita prima di eventuali ricostruzioni, non dopo. Questo perché l’obiettivo di questa manicure risiede nel definire l’unghia e prepararla allo step successivo per applicare lo smalto. Infatti, è bene sapere che è necessario levigare prima la superficie ungueale per far aderire al meglio lo smalto, con l’obiettivo che possa durare nel tempo. 

Si tratta di un trattamento molto delicato: pertanto, va eseguito solo su unghie e cuticole sane. In caso contrario, la presenza di lesioni o infiammazioni nel giro delle cuticole, potrebbero seriamente danneggiare l’unghia, provocando infezioni a livello cutaneo. 

Le fasi di una dry manicure perfetta

Come ogni trattamento, esiste un manuale da seguire per far sì che le unghie ottengano un finish perfetto. 

1. Igienizzante: è importante igienizzare le unghie prima di procedere con la manicure, assicurandosi preventivamente di aver sterilizzato tutti gli strumenti, al fine di prevenire eventuali lesioni. 

2. Rimozione: Qualora fosse presenta sull’unghia uno smalto gel o semipermanente o acrygel, è possibile usare una fresa micromotore in carburo conica stondata a grana media levigando bene la superficie fino a rimuovere il prodotto e concludere la rimozione con la lima nelle valli dell’unghia. 

3. Spingicuticole: attraverso questo strumento a punta doppia concava, è possibile spingere le cuticole in superficie per liberare l’unghia e prepararla allo step successivo. 

4. Fresa: a questo punto l’unghia dev’essere delineata per procedere con l’applicazione dello smalto. La prima cosa da fare è sollevare le cuticole e rimuovere le pellicine laterali: per farlo è necessario inserire la punta di diamante conica grana media e lavorare sul contorno della lamina ungueale. Questo passaggio sarà fondamentale per levigare correttamente il corpo dell’unghia e in modo tale da garantire un effetto opaco e uniforme; per questo, è molto importante impostare i giri della fresa al minimo per evitare di creare dislivelli sull’unghia. Utilizzare il pennello morbido Kabuki per la rimozione della polvere creata dalla limatura consente di pulire interamente la zona trattata. In seguito, è possibile cambiare la punta di diamante passando a quella tonda per delineare al meglio il contorno dell’unghia e ritardare la ricrescita delle cuticole. 

5. Smalto: è giunta l’ora dello smalto. Ci sono quattro possibili scelte: uno smalto classico capace di garantire al massimo un risultato per una settimana; oppure, sicuramenti più invasivi, prodotti in gel, semi-permanente o acrygel, capaci di durare più a lungo, ricreando un effetto più doppio sull’unghia, derivante dall’impiego di più basi sulla superficie, che andranno poi sottoposte all’asciugatura della lampada. E se non sapete quale colore o nail art scegliere, provate con le cherry nails

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