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Disastro alle Mauritius: i cittadini donano i capelli contro la marea nera di petrolio

Tranquilli, non avete letto male, è proprio così: i cittadini delle Mauritius hanno deciso di donare lunghe ciocche di capelli per contrastare la marea di petrolio che sta minacciando le loro spiagge e la fauna marina a causa dello sversamento di carburante nella nave MV Wakashio. A quanto pare la nostra chioma è in grado di catturare sostanze oleose fino a 6 volte il loro peso!

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Capelli umani contro il petrolio

Il disastro ambientale abbattutosi sulle Mauritius è ciò che nessuno si augurerebbe mai. A fine luglio la nave MV Wakashio si è incagliata sulla barriera corallina al largo delle isole provocando un enorme sversamento di petrolio. I cittadini dell’isola, conoscendo le potenzialità dei loro capelli, hanno pensato di donare parte della chioma per realizzare dei galleggianti assorbenti capaci di trattenere il carburante e aiutare così le  fasi di pulizia dell’acqua.

I parrucchieri delle Mauritius hanno donato tantissime ciocche di capelli, incoraggiando i cittadini ad aderire all’iniziativa promettendo sconti per chi decide di tagliarsi i capelli! Romina Tello, co-fondatrice del Mauritius Conscious Travel, a Vogue ha dichiarato: «Alcuni volontari fanno il giro dei saloni per raccogliere i capelli, poi li portano nei centri di raccolta, dove altri volontari si occupano di creare i galleggianti».

L’assorbenza dei capelli

Per realizzare questi galleggianti assorbenti vengono usati vecchi collant (anch’essi donati dai cittadini) e poi riempiti con le ciocche. Grazie all’ingegno, quindi, sono stati creati degli oggetti super assorbenti e 100% ecologici realizzati solamente con materiali di scarto. Inoltre sono risultati efficaci tanto quelli creati in maniera industriale.

L’idea geniale risale nel 1989 in Alaska quando il parrucchiere Phil McCrory ha proposto di usare i capelli per assorbire il carburante fuoriuscito nell’acqua. E con grande sorpresa di tutti, l’hairstylist aveva ragione!

I capelli, infatti, possono catturare e trattenere a lungo sostanze altamente oleose. Nel 1995, Phil McCrory ottenne un brevetto per la sua intuizione e nel 1998 anche la Nasa verificò il potenziale assorbente delle chiome umane. Nel 2015, l’Università di Coventry ha condotto uno studio che misura l’efficacia assorbente dei capelli in termini numerici: sono capaci di assorbire fino a 6 volte il loro peso. Questo vuol dire che un chilo di capelli potrebbe sostenere e catturare l’equivalente di 6 chili di petrolio!

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