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Parrucchiere va da Conte e crea un’associazione contro l’abusivismo

Si chiama Penta la nuova associazione contro l’abusivismo ed è l’acronimo di Parrucchieri, Estetiste, Nail-artist, Tatuatori e Barbieri. Questa è l’iniziativa di Francesco Amabile che grazie a questo progetto chiede diritti e la tutela da parte dello Stato.

Leggi anche: Servizi di estetica al parrucchiere? Ecco perché non è possibile

Chi è Francesco Amabile

Amabile ha un salone di parrucchieri a Novara, in via Monte San Gabriele 39. Il giovane artigiano ha deciso di farsi sentire e di muovere un primo grande passo verso la guerra all’abusivismo e – ovviamente – la speranza è che molti suoi colleghi possano unirsi alla sua protesta. Nonostante il nobile gesto, Francesco è stato minacciato per telefono; ecco cosa racconta:

Una voce mi ha detto di smetterla perché altrimenti l’avrei pagata cara.

Questa chiamata è arrivata il 27 maggio, mese peggiore per i parrucchieri fermati a causa del lockdown dello scorso inverno:

Ho perso circa 6mila euro e conto soltanto il lavoro manuale svolto nel mio negozio, altrimenti sarebbe molto di più.

Tramite una federazione, però, il parrucchiere è riuscito ad ott enere un colloquio con Giuseppe Conte in persona. E cosa ne è scaturito? Amabile risponde:

Io avevo preparato un asciugamano con scritto “Vogliamo un colloquio con il presidente come lo ha avuto Sandra Milo”. Siamo stati da lui circa 34 minuti, esponendo le problematiche del nostro settore.

Francesco Amabile associazione penta
Foto: @frank6.8 [IG]
Allontanandosi da questo gruppo ristretto, Francesco ha deciso di fare qualcosa nella sua città:

La scorsa settimana ho chiuso con 0 euro nella mia cassa, solo sabato scorso avevo alcuni lavori in negozi per un totale di circa 500 euro, ma le persone sono impaurite non sono venute. Però c’è chi svolge questo mestiere in modo abusivo e non è corretto.

La manifestazione si terrà in Piazza Duomo questa domenica 22 novembre:

Spero che altre persone si uniranno, bisogna essere in tanti per farsi sentire. Ogni giorno entro nel mio negozio con la speranza di lavorare, è c’è poi chi lo fa senza seguire le regole. Non è corretto. Ci vorrebbero un albo professionale, istituire di nuovo l’anno di tirocinio come si faceva una volta, il riconoscimento delle malattie, una serie di diritti che oggi come parrucchieri non abbiamo.

E voi cosa ne pensate? Nel frattempo vi lasciamo QUI il profilo Instagram di Francesco Amabile.

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