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Servizi di estetica al parrucchiere? Ecco perché non è possibile

Il Dpcm del 3 novembre ha stabilito che i parrucchieri sono aperti in qualsiasi zona d’Italia, che sia essa gialla, arancione o rossa. Ci sono stati numerose argomentazioni su fatto di poter andare dal parrucchiere in un comune diverso dal proprio. Sono tanti i comuni che, da soli, hanno stabilito il da farsi (per esempio a Napoli non è possibile, invece a Sondrio è consentito), ma, in linea generale, è possibile andare dal parrucchiere in un altro comune rispetto a quello di residenza solo se questo ne è sprovvisto.

Il decreto se è stato clemente con i parrucchieri, non lo è stato con i centri estetici che dal 3 novembre hanno le serrande abbassate. Siccome molti parrucchieri effettuano servizi estetici al loro interno, sorge spontanea la domanda se all’interno del parrucchiere è possibile offrire anche i servizi propri dell’estetista.

Leggi anche: CoronaVirus: lo sfogo di una parrucchiera in zona rossa

È possibile effettuare servizi di estetica?

Purtroppo, nonostante ci sia più elasticità sugli spostamenti, per quanto riguarda i servizi di estetica le normative rimangono le stesse: non è, infatti, possibile effettuare manicure, pedicure, massaggi, ceretta e altri trattamenti di tipo estetico, seppure questi siano presenti sul listino prezzi del salone del parrucchiere di fiducia. Il motivo è semplice: servizi come quelli elencati rientrano in un diverso codice ATECO, che è già oggetto di ristoro.

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